giovedì 5 aprile 2012

IL CHIACCHIERICCIO.....

un commento alla mia nota....

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Sonia Frascatore il chiasso, il chiacchierio futile e fine a se stesso, imperversano, nelle strade, nei locali di ritrovo, e spesso anche nelle case, nelle famiglie. Per colmare i grandi baratri che, in linea di massima, separano le persone.

I "contatti" umani sono spesso mantenuti, e ridotti, ad una sfilza di parole galleggianti nel vuoto dell'indifferenza, parole che, seppure organizzate in un discorso all'apparenza significativo, sono slegate ed incoerenti come lo sono delle belle ed iridescenti perline infilate su un filo di ragnatela: basta un soffio per disgregarle tutte.

Ci si "avvolge" nel vuoto per superficialità innata oppure per reazione a delusioni, per rinuncia. Ma questo non è un fenomeno nuovo, però... Lo rilevavo già tanti anni fa.

Cene in casa di amici, o in ristoranti, dove si intrecciavano tremila discorsi e non si riusciva a portarne nessuno a termine, per il frastuono ma non solo..... In genere mi annoiavo moltissimo già allora....
D'altra parte, ognuno agisce e reagisce in sintonia con la propria essenza....... In questo, i social network sono un rappresentativo "spaccato" della società.
C'è di tutto!
Persone interessanti, persone bislacche, grandi imbecilli ecc...

Di affinità, almeno nel mio caso, ne affiorano poche, spesso occasionali. Sarà anche che io mi ci dedico parzialmente. A volersi impegnare non basterebbero le 24 ore quotidiane.... Ciò che mi lascia perplessa é quella che tu definisci "scelta accurata dei contatti": io trovo che sia difficile se non impossibile...

Tutto si basa su quello che i tuoi contatti decidono di rendere noto di sè, del proprio modo di pensare.....

Spesso si trovano bacheche-diari perfettamente vuoti di informazioni.... L'argomento è complesso, difficile analizzarlo in questo contesto, in poche parole.... In quanto al miele, spero di non fare anche io la fine delle moschine della tua favola: ne faccio molto uso, sono diventata una raffinata... Adoro il miele di fiori di zagara, di melata, di tiglio...

Qui ho provato anche il miele di spiaggia: una novità, non lo conoscevo, ha un gusto particolarissimo...

D'altra parte, meglio rimanere con le zampine impiastricciate di miele che affogare nelle migliaia di sostanze velenose presenti nei dolciumi industriali, no? Io ho esigenza quotidiana di assumere una piccola dose di "dolcezza" per "digerire" l'elevata quota di amarezze che la vita ci costringe ad ingoiare....

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